Per i nostalgici della tecnologia che fu

Product Graveyard

Di decessi fino ad ora ne sono stati registrati 1.057 e, come è doveroso che sia, i rispettivi soggetti hanno ricevuto degna sepoltura. Dove? Sul web, esattamente sul sito Product Graveyard.
Non si parla di esseri umani, come avrete intuito, ma di prodotti tecnologici di ogni tipo, più o meno conosciuti, più o meno di nicchia.
Così, in questo cimitero virtuale, si trovano Google Reader, Vine, Windows Live Messenger, Netscape, Picasa, Microsoft Lynch, LimeWire, Orkut, e molti altri software, tutti doverosamente schedati con data di nascita e di morte, cause del decesso, l’ultimo luogo in cui si trovavano e le ragioni per cui vanno ricordati.
Ogni commemorazione termina con il suggerimento delle applicazioni alternative al prodotto defunto.
L’iniziativa è divertente, intelligente, costruttiva, ma pure nostalgica e “affettuosa”.
In un’apposita sezione – Submit Autopsy Report – è possibile inviare un breve resoconto di “autopsia” di un prodotto andato perso e amato, in modo da essere aggiunto all’elenco.
Product Graveyard rende conto anche delle morti digitali annunciate: come quella di Adobe Flash Player, software pilastro per i video, che cesserà il suo servizio nel 2020.
Fa uno strano effetto rivedere certe icone ormai demodè, o scoprire come alcune applicazioni siano state i precursori di altre molto utilizzate dai giovani di oggi.
Non resta che andare sul sito e lasciare il proprio elogio funebre… Chi non ha nostalgia di un prodotto tecnologico in particolare?

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