L’Italia è sempre uno o due passi indietro.
Dopo trent’anni dal primo collegamento a internet – nonostante le aziende con partita Iva in Italia siano circa 8 milioni e quelle attive 6 milioni – ci sono solo 3 milioni di domini “.it” registrati.
Altre nazioni con meno popolazione della nostra, come l’Olanda, ha il doppio dei domini registrati.
Ritardo culturale? Colpa della burocrazia italiana sempre più farraginosa che altrove?
Domenico Laforenza – direttore del Registro.it e dell’Istituto Informatico e Telematico (Iit) del Cnr – sostiene si tratti anche di una mancanza di stabilità: “Ho conosciuto almeno quattro agenzie che si sono occupate di digitale e altrettanti ‘digital champions’. Ma non c’è continuità, gli obiettivi vecchi non si perseguono”.
Quindi sensibilizzazione e investimenti gli ingredienti giusti per recuperare.
Un po’ di storia
cnuce.cnr.it è stato il primo dominio italiano, registrato nel dicembre 1987.
Icann, l’ente responsabile di tutti i domini del mondo, assegnò al centro di ricerca toscano il compito di gestire i dns (domain name system) di tutti i «.it». Delega che il Cnr di Pisa mantiene tuttora, attraverso l’organizzazione Registro.it.
Fonte: Ansa.it