Adylkuzz, il malware odioso che non chiede riscatto

Non chiede riscatti ma usa la potenza di calcolo dei computer infetti per penetrare la moneta virtuale Monero, meno nota dei Bitcoin. E agisce sfruttando le stesse vulnerabilità di Microsoft.

C’è un’altra minaccia informatica che viaggia silenziosa infettando computer e lo fa da prima che arrivasse WannaCry, il malware che il 12 maggio scorso è riuscito a colpire a livello globale. Si chiama Adylkuzz ed è in grado di trasformare le sue ‘prede’ in minatori di Monero, cripto moneta meno nota dei Bitcoin.

Una volta infettata la macchina, Adylkuzz non chiede un riscatto, come fanno i ransomware – WannCry compreso – ma lavora dando meno nell’occhio del suo antagonista. L’unico effetto che si percepisce sta nelle prestazioni del computer, in parte compromesse.

Secondo Nicolas Godier, esperto di cybersicurezza della società Proofpoint, il creatore di Adylkuzz lo avrebbe diffuso utilizzando i due sistemi sviluppati dall’Nsa (EternalBlue e DoublePulsar) che sfruttano la stessa vulnerabilità usata dagli hacker autori dell’attacco informatico che nel giro di 72 ore ha colpito oltre 200mila macchine in 150 Paesi.

Fonte: Repubblica.it

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