Happy Birthday SMS! Compi 25 anni

L’SMS (sigla dell’inglese Short Message Service, servizio messaggi brevi) sembra ormai un “matusa” in confronto a chat come WhatsApp o Snapchat: il suo primo invio è stato fatto 25 anni fa, il 3 dicembre del 1992.
A mandarlo dal suo computer l’ingegnere britannico della Vodafone Neil Papworth al telefonino di un collega su rete Gsm; il testo contenuto: “Merry Christmas”.
Invece da cellulare a cellulare il primo SMS viene inviato all’inizio del 1993 da uno stagista norvegese della Nokia.
Ideato per inviare informazioni dai gestori ai clienti, nessuno all’inizio pensò che sarebbe potuto servire per la comunicazione tra privati. Ma, soprattutto, nessuno immaginò le proporzioni che il fenomeno avrebbe assunto. I messaggini infatti hanno cambiato la vita e le abitudini di milioni di persone.
Secondo i sociologi, sono intervenuti anche nei nostri rapporti personali: ci hanno permesso di commentare in diretta (e in segreto) le riunioni al lavoro, fatto inviare pensieri e auguri a persone con le quali non avremmo parlato volentieri e perfino reso interminabili alcune litigate tra fidanzati.
Hanno anche reso possibile anche l’invio di aiuti economici in tempo reale in caso di calamità, grazie agli “sms solidali”.
«Per me era solo un normale giorno di lavoro», ricorda Neil Papworth: «Avevo 22 anni, ero nella sede Vodafone a Newbury, in Inghilterra. Lavoravo per Sema Group, che stava mettendo a punto il sistema. Ero nervoso come accade quando si prova un nuovo prodotto. Il destinatario, Richard Jarvis, era a una festa di Natale. Così scrissi un messaggio di auguri, che comparve sul suo telefono».
La diffusione impressionante: nel 2000 nel mondo sono stati inviati 17 miliardi di sms, 500 miliardi nel 2004 e 4.100 miliardi nel 2008.
Purtroppo l’avvento degli smartphone e delle App hanno cambiato lo scenario e le chat cannibalizzato gli SMS, anche se non dappertutto.

Tecnologia

Lo standard prevede due diverse tipologie di messaggi: quelli Point-to-Point (SMS/PP), impiegati nella comunicazione da un terminale ad un altro, e quelli tipo Cell Broadcast (SMS/CB), originati in una cella e distribuiti a tutti i terminali sotto la sua copertura.

Il messaggio ha una dimensione fissa di 140 byte. Questo si traduce in pratica nella possibilità di usare 160 caratteri di testo (a 7 bit). In lingue che usano altri caratteri rispetto all’alfabeto latino, per esempio in russo, cinese, giapponese, il messaggio è limitato a soli 70 caratteri (ognuno di 2 byte, usando il sistema Unicode).

Dal punto di vista trasmissivo, le unità di dati del messaggio SMS (vengono impiegate 6 diverse PDU, Protocol Data Unit) vengono inserite nei canali di controllo del GSM, in modo che sia possibile ricevere o inviare un messaggio anche durante una conversazione.

Fonte: Corriere.it e focus.it

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